Circuiti Dinamici
Descrizione
Concorsi Circuiti Dinamici – Milano.
Dettagli progetto
Progetto di:
Giorgina Castiglioni
Anni:
2017 – 2024
Concorsi:
Circuiti Dinamici
Tipo di progetto:
Realizzazione opere
Sogno o son desto?
A cura di Antonia Guglielmo, Allestimento di Lorenzo Argentino, Circuiti Dinamici Milano, 14 aprile 2024
Titolo opera: “Sogno o son desta?”
Giorgina Castiglioni
Molto pertinente il pensiero espresso nel Bando di Concorso di “Circuiti Dinamici”.
I sogni rappresentano un’incredibile fonte di creatività: “possono aprire la strada a nuovi pensieri, consolidare ricordi o portare alla luce emozioni non totalmente consapevoli”.
Ho sognato di riportare, a distanza di 56 anni, la memoria di mio padre all’interno del suo Studio in Piazza Castello 27 a Milano.
Ho sognato una doppia rappresentazione della sua immagine:
- Per ricordare una persona umana che tutti hanno riconosciuto in “Memories” (v. link: https://www.piergiacomocastiglioni.it/memories/)
- Per ricordare l’Architetto geniale celebrato a livello internazionale attraverso la vasta gamma delle sue opere tuttora presenti sul nostro Pianeta.
Arch. Antonia Guglielmo
Un rimando al passato ma in questo caso molto reale e direi anche un rimando ad un passato prestigioso è quello che ci offre Giorgina Castiglioni.
Rielabora una fotografia di suo padre, Pier Giacomo Castiglioni, grande architetto, designer, urbanista e docente a cui dobbiamo moltissimo in termini di eredità, basti pensare che è l’ideatore del Sigillo Araldico del Politecnico di Milano, a cui noi tutti Architetti siamo legati, per non parlare poi degli oggetti di design che ancora oggi abbiamo nelle nostre case.
In questa fotografia la sua figura viene raddoppiata come a sottolinearne l’esigenza di rivederlo ma anche come a sottolinarne la grandezza.
L’anima delle cose
A cura di Bianca Marta Imbriani, presentazione di Emma Barili, Circuiti Dinamici Milano, 25 febbraio 2024
Titolo opera: “Doppia anima“
Giorgina Castiglioni
Il Giunco è acquisto nella cultura ancestrale come simbolo dell’umiltà.
“Anima” è la definizione della struttura attorno alla quale vengono costruiti gli oggetti in fibra vegetale.
“Anima” è anche la composizione empatica di alcuni oggetti tra di loro.
Ecco perché ho voluto parlare di “Doppia Anima” delle cose.
Bianca Marta Imbriani
Il tempo delle cose
Giorgina Castiglioni, riflettendo sul significato profondo della parola “Anima”, ha trovato un’associazione immediata con il concetto di “anima” presente nell’ambito dell’intreccio delle fibre vegetali che ha raccolto e conservato da tempo nella sua abitazione.
Questi materiali naturali, come il giunco, assumono un ruolo simbolico di grande importanza nella cultura ancestrale, rappresentando l’umiltà e la connessione con la natura.
Tra le varie fibre vegetali, Giorgina ha selezionato alcuni oggetti realizzati in vimini, rattan e midollino per rappresentare un’altra forma di anima: quella degli oggetti stessi.
Questi manufatti antichi, realizzati a mano, conservano al loro interno la memoria della loro funzione passata, trasmettendo una sensazione di autenticità e di storia. Tuttavia, la diffusione di materiali artificiali e l’evoluzione delle tecnologie hanno progressivamente ridotto la presenza di questi oggetti nella nostra vita quotidiana, relegandoli a ruoli sempre più marginali.
Oggetti come quelli selezionati da Giorgina rappresentano non solo strumenti funzionali del passato ma anche testimoni di cura e di un senso di nostalgia per un tempo in cui la produzione artigianale e il rapporto con la natura occupavano un ruolo centrale nella vita delle persone.
Attraverso la sua riflessione, Giorgina ci invita a riscoprire il valore intrinseco di oggetti semplici ma carichi di significato, e a riflettere sulle trasformazioni culturali e tecnologiche che hanno modellato il nostro rapporto con il mondo materiale.